Progetto Europeo EQUINBIO.2 2020-2025

Sintesi del progetto

Il Programma EQUINBIO.2 presentato da ANAREAI si compone di due sezioni, la prima dedicata al cavallo Bardigiano, la seconda alle razze equine Murgese, Lipizzano, Tolfetano, Sanfratellano, Persano, Salernitano, si Monterufoli, della Giara, di Esperia, Sarcidano, Appenninico, del Catria, del Ventasso, Delta, di Merens, Pentro, Romano della Maremma Laziale, Knabstrupper, Napoletano, ed alle razze asine dell’Amiata, dell’Asinara, di Martina Franca, Pantesco, Ragusano, Romagnolo, Sardo e Viterbese.

La scelta di sintetizzare il Progetto in due sezioni separate è dettata dalla necessità di dare continuità alle iniziative intraprese nel precedente triennio di PSRN 2017/2019, in cui le iniziative specifiche per la razza Bardigiana sono state realizzate con gestione e declinazione tecnica diverse rispetto a quelle scelte per la realizzazione delle attività svolte su tutte le altre razze di sopra elencate, la maggior parte delle quali erano ancora classificate come Registri Anagrafici.

Comunque, in entrambe le sezioni, il Progetto vede iniziative che sono la continuazione ed il consolidamento delle attività avviate nel Progetto 2017-2019, ma propone anche l’inserimento di alcune linee progettuali innovative comunque concatenate ed integrate alle azioni già intraprese in precedenza e che quindi implementano l’efficacia dell’investimento pubblico a favore della tutela della biodiversità animale.

Inquadramento del progetto negli obiettivi della programmazione del PSRN

Gli obiettivi generali del Progetto 2020-2023, con scadenza differita al 2025, sono:

  • Contribuire al mantenimento in termini numerici dell’attuale popolazione di razza che consente contemporaneamente un’opera di miglioramento e conservazione della stessa salvaguardando la variabilità genetica intra-razza, che rimane un obiettivo primario del programma genetico di ceppi a dimensione numerica non particolarmente ampia;
  • contribuire, nel quadro più ampio di garantire il miglioramento del benessere animale, a raccogliere informazioni e a mettere a punto strumenti,indici/indicatori e procedure tecniche idonee a rendere l’allevamento più sostenibile sotto il profilo ambientale a valorizzare la multifunzionalità. Quest’ultimo aspetto è un elemento di grande rilevanza nelle razze non specificatamente a vocazione sportiva perché ne amplia le possibilità di impiego e, in definitiva, la possibilità di conservazione nel futuro.

Le iniziative programmate, sono dunque finalizzate alla tutela della biodiversità attraverso il miglioramento della gestione della variabilità genetica di ciascuna razza, attraverso la caratterizzazione fenotipica e genetica per elaborare indicatori di rischio di erosione genetica e definire la variabilità a livello di DNA, attraverso il controllo capillare e continuo della parentela media della popolazione e della consanguineità entro e tra allevamenti ed, infine, attraverso la divulgazione della cultura della tutela della biodiversità a tutti i livelli, creando strumenti fruibili e pratici ai fini selettivi per gli allevatori.

Stato dell’arte generale sull’argomento del progetto

RAZZA CAVALLO BARDIGIANO

Negli ultimi 3 anni, grazie alle attività realizzate nell’ambito per precedente step del PSNR, nella razza Bardigiana sono stati attuati studi tecnici e di costante monitoraggio della popolazione, andando ad analizzare lo stato della diversità genetica, l’andamento della consanguineità e della parentela, più in generale affrontando il problema dell’erosione genetica; gli studi e le conseguenti elaborazioni fatte, hanno prodotto i primi strumenti per aiutare gli allevatori nelle scelte di selezione, prediligendo quei riproduttori che possono garantire, sulla progenie nata, al contempo elevata diversità genetica, tasso di consanguineità limitato, apporto maggiore possibile di valore genetico.  

La prosecuzione delle attività previste nella Sottomisura 10.2 diviene pertanto fondamentale per approfondire tali studi, oltre che per affinare gli strumenti di monitoraggio e di selezione in modo ancora più organico ed innovativo, fornendo nuovi e ancora più pratici supporti tecnico-scientifici agli allevatori della razza.

Descrizione del progetto suddivisa nelle attività indicate all’articolo 3 dell’avviso pubblico.

Di seguito si espongono in dettaglio l’insieme delle azioni previste nel Progetto, come in precedenza con distinzione tra le specifiche azioni relative al cavallo di razza Bardigiana e quelle relative alle altre razze equine ed asinine coinvolte. Nell’esposizione si seguirà l’elencazione delle tipologie di azioni di cui agli Art. 3 e 7/A2 dell’Avviso Pubblico – Allegato A.


1. CARATTERIZZAZIONE FENOTIPICA In merito a questo punto il progetto prevede di continuare nel rilevamento dei caratteri già previsti dal precedente triennio. Anche in questo caso, la relazione del supporto scientifico di fine Programma ha indicato chiaramente la necessità di disporre di una base dati più ampia per poter procedere alla realizzazione di indicatori ed indici affidabili. Si prevede quindi di continuare questa sinergia con il lavoro del Programma genetico di LG anche nel triennio 2020-2023. Con l’ausilio della scheda di rilevamento dati fenotipici messa a punto nel primo triennio, con analoghi metodi e capacità consolidata, si intende quindi procedere al rilevamento di tali dati anche nel secondo triennio. In sostanza i rilevamenti previsti sono: BCS, LUNGHEZZA TORACE, TRONCO E GROPPA, LARGHEZZA GROPPA, COLORE FONDO MANTELLO, PROFILO FRONTO-NASALE, APPIOMBI ANTERIORI DI FRONTE, POSTERIORI DA DIETRO E DI LATO. NUMERO OBIETTIVO TOTALE DI ALMENO 300 RILEVAMENTI.

In aggiunta alla prosecuzione di rilevamenti di sopra descritta, si prevede per questo secondo triennio di raccogliere ulteriori nuovi dati fenotipici procedendo al:

  • rilevamento dati andature, tramite l’ausilio di strumenti specifici verranno misurati i dati relativi ad ampiezza, regolarità, cadenza ed elasticità, flesso-estensione, capacità di locomozione e simmetria del cavallo in movimento, creando un primo data-base di dati attitudinali rilevati in modo oggettivo;
  • rilevamento dati di colorazione dei mantelli in modo oggettivo, con l’utilizzo di un colorimetro;
  • rilevamento dati di performance riproduttive e benessere animale delle fattrici, rilevando statisticamente caratteri di precocità, lunghezza periodo parto concepimento e gravidanza, numero gravidanze a fattrice, presenza di aborti, nati morti, vitalità puledro e presenza di anomalie genetiche nel redo.

TALE NUOVA RACCOLTA DATI È PREVISTA SU ALMENO 30 ANIMALI ALL’ANNO PER 3 ANNI.


2. CARATTERIZZAZIONE GENETICA: il triennio prevede di svolgere analisi con pannelli genomici a media densità 74K, come detto nella relazione scientifica a completamento di quanto fatto nel precedente triennio di PSRN 2017/2019, genotipizzando soggetti accuratamente selezionati per ottenere la raccolta di dati finali in quantità sufficiente per consentire approfondimenti scientifici attendibili. NUMERO OBIETTIVO TOTALE: 60 ANALISI GENOMICHE SNP 74K.

3. VERIFICA DI CONGRUENZA DATI anche per il triennio 2020-2023 questa attività si articolerà in diverse azioni:
  • sessioni di verifica congruenza a standardizzazione delle capacità valutative degli Esperti di razza tecnici addetti ai rilevamenti fenotipici. Attività assolutamente necessaria per assicurare la qualità dei dati raccolti - NUMERO OBIETTIVO: 3 GIORNATE NEL TRIENNIO (frazionate in 1 GG/ANNO);
  • attività del personale addetto al Progetto di verifica interna della qualità di primo livello dei dati raccolti ed archiviati on job;
  • attività di controllo/verifica di secondo livello da parte del Supporto scientifico prima della realizzazione delle analisi statistiche per indici/indicatori.


4. STIMA INDICATORI ED INDICI GENETICI. Si proseguirà nella verifica, grazie ad una base di dati rilevati nettamente più ampia, all’elaborazione di analisi di stima genetica dei caratteri oggetto di rilevamento fenotipico. Quindi, se nel primo triennio ci si è approcciati con uno studio preliminare, nel secondo triennio saranno effettuate delle elaborazioni statistiche con maggior accuratezza, monitorando al contempo la qualità dei dati raccolti. Saranno pertanto approfondite le attendibilità dell’indice anamorfosi e dell’indice dattilo-toracico, verificandone le possibili eventuali aggregazioni e correlazioni con gli Indici genetici già in uso nel LG da anni, con la pubblicazione a fine triennio di un INDICATORE AGGREGATO che sarà utilizzato per redarre piani di accoppiamento finalizzati al miglioramento genetico ma anche a garanzia del mantenimento della variabilità genetica della razza. Inoltre, in abbinamento a quanto previsto dall’azione successiva ed in prosecuzione di quanto rilevato nel primo triennio nelle stazioni di prova ad ambiente controllato, si procederà allo studio preventivo di un indice legato alle andature - capacità motorie attitudinali, valutate secondo un protocollo standardizzato e l’ausilio di attrezzature specifiche.


5. MIGLIORAMENTO R.G.A.I.Z. – RILEVAMENTI IN STAZIONE DI CONTROLLO IN AMBIENTE CONTROLLATO. Considerando che la raccolta dati in campagna ha un’attendibilità statistica discreta, ma che è fortemente influenzata dalle condizioni ambientali e climatiche, al fine di limitare la variabilità di queste condizioni, perché i dati raccolti ed elaborati consentano la produzione di risultati attendibili, come sopra accennato, si intende dare prosecuzione a quanto messo a punto e positivamente sperimentato nel primo triennio del progetto proseguendo il rilevamento dati in stazione di controllo in ambiente controllato. Sul campione di popolazione di analoghe condizioni fisiche, di sesso, età e sviluppo, posto in un ambiente con condizioni di gestione, alimentazione, allevamento e lavoro analoghe per tutti i soggetti, saranno effettuate una serie di diversi testaggi a cadenze periodiche regolari (iniziale, a metà periodo e finale) per la verifica fisica, attitudinale, di temperamento e comportamentale in risposta allo stress al lavoro a cui i soggetti saranno sottoposti. Tali rilevamenti, verranno messi in correlazione con le ascendenze genetiche del singolo soggetto, e la relativa genotipizzazione consentirà di delineare con sempre maggior attendibilità la diversità genetica delle linee di sangue nella razza geneticamente più adatte al lavoro di tipo attitudinale. In abbinamento a questi test, come descritto al punto a) Caratterizzazione fenotipica, sui soggetti posti nelle stazioni di controllo si intende anche effettuare per la prima volta un rilevamento delle andature tramite l’ausilio di attrezzatura specifica (Equisense Motion, sensore sottosella per monitorare ampiezza, regolarità, cadenza ed elasticità delle andature, la flesso-estensione, le capacità di locomozione e la simmetria del cavallo) andando a creare un primo data-base di dati attitudinali rilevati in modo oggettivo, approcciando una prima analisi della loro possibile correlazione con i dati fenotipici e genetici rilevati, verificando la possibilità di produrre un Indice genetico attitudinale. Inoltre, su questi soggetti è prevista la valutazione oggettiva del colore del mantello attraverso l’utilizzo di un colorimetro. L’OBIETTIVO È IL TESTAGGIO ED IL RILEVAMENTO DI TUTTI I DATI PREVISTI, DELLA DURATA DI ALMENO 70 GIORNI, DI 16 SOGGETTI ALL’ANNO PER 3 ANNI.


6. MONITORAGGIO DELLE DIVERSITA’ GENETICA. Si prevede di proseguire il fondamentale monitoraggio della consanguineità sia per trend della popolazione che su ogni singolo soggetto, con messa a disposizione di questi dati on-line e con i servizi già in funzione sul sito web ufficiale cavallobardigiano.it, nella specifica sezione Progetto Equinbio, di calcolo consanguineità per simulazione accoppiamenti e di accoppiamenti consigliati a fattrice con Optimal Contribution Selection. A implementare lo studio della diversità genetica della razza, nel secondo triennio con l’ausilio del supporto scientifico si intende procedere a 3 ulteriori approfondimenti, che, al fine di esser giustamente diffusi ed utilizzabili dagli allevatori in selezione, potranno anche esser oggetto di una pubblicazione, come al successivo punto 10:
  • UNO STUDIO con determinazione metodica delle linee di sangue della razza, che in termini zootecnici non vada solo a verificare la semplice discendenza da parte paterna, ma rilevi la presenza in una specifica linea di soggetti che tendono a riprodurre determinate caratteristiche ereditate da un antenato, caratterizzando tale linea in funzione della ricerca, nella selezione della razza, delle specifiche caratteristiche desiderate;
  • UNO STUDIO sull’ereditabilità dei caratteri morfologici degli stalloni di razza attualmente in selezione, quantificando la misura di quanto tali caratteri dipendono dal valore genetico, dando agli allevatori uno strumento pratico per la scelta dei riproduttori; infatti, tanto più alta è l’ereditabilità di un carattere morfologico, tanto più il valore osservato sarà vicino a quello genetico e quindi tanto più semplice ed efficace potrà essere la selezione.
  • UNO STUDIO di approfondimento delle informazioni genomiche: attraverso l’unione dei dati genomici raccolti nel primo triennio e le genotipizzazioni previste nel secondo triennio come descritte al punto b) sarà infatti possibile approfondire sia aspetti legati alla diversità genetica della razza, sia aspetti legati alla comprensione del background genetico di caratteristiche fenotipiche peculiari della razza. Si perevede l’analisi della consanguineità da dati genomici e la valutazione di come questa sia cambiata nel corso delle generazioni studiate. La consanguineità sarà inoltre associata al potenziale grado di depressione e coefficienti individuali saranno utilizzati per verificare l’eventuale effetto sui caratteri distintivi della razza. Questi ultimi caratteri verranno inoltre approfonditi tramite l’associazione con dati genomici e la valutazione di potenziali segni di selezione.

OBBIETTIVO FINALE È LA REALIZZAZIONE E LA DIFFUSIONE DEI 3 STUDI PREVISTI.


7. VALUTAZIONE RESISTENZA GENETICA ALLE MALATTIE. Tra le malattie di interesse zootecnico, le malattie ortopediche dello sviluppo (MOS) si riscontrano frequentemente nei cavalli e sono responsabili di ingenti perdite economiche oltre che di minor produttività negli animali colpiti; per tali ragioni, si intende proseguirne la ricerca del primo triennio concentrando gli esami in 10 RADIOGRAFIE A SOGGETTO SU 25 SOGGETTI sulle articolazioni metacarpo-metatarso-falangee, carpiche, tibio-astragaliche-intertarsiche-tarsometatarsiche, femorotibiorotulee. Tali indagini verranno eseguite principalmente sui giovani riproduttori maschi e femmine di 30 mesi di età inseriti in selezione, o su soggetti di età maggiore identificati per particolare merito genetico. Anche in funzione delle finalità della selezione della razza, l’attenta conoscenza della presenza/predisposizione/assenza dell’Osteocondrosi, permetterà la corretta pianificazione degli accoppiamenti e consentirà la conservazione e la diffusione delle linee genetiche maggiormente resistenti, per far perdurare nel tempo l’interesse e la conservazione della diversità genetica del cavallo Bardigiano.


8. RACCOLTA GERMOPLASMA. In considerazione del limitato numero di soggetti di razza, della frammentazione degli allevamenti in piccoli nuclei in zona montana e dei tassi di consanguineità mediamente alti, la conservazione della diversità genetica della razza Bardigiana risulta al quanto difficoltosa. Nel primo triennio, è stata costituita e mantenuta una banca di materiale seminale, stoccando presso un centro specializzato dosi di seme di 2 stalloni scelti, insieme al supporto scientifico, per bassa consanguineità e basso tasso di parentela con il resto della popolazione. Nel Progetto 2020-2023 si intende proseguire mantenendo la banca di materiale seminale in essere e di congelare seme di altri 3 stalloni scelti con i medesimi criteri. La messa a disposizione di seme per la pratica della fecondazione artificiale e la riserva di seme congelato e stoccato di questi stalloni con bassa parentela con il resto della popolazione, potrà sicuramente esser strumento per produrre puledri con bassa consanguineità ed in futuro, fra diverse generazioni, esser oggetto di specifici progetti di fecondazioni artificiali programmate finalizzati a contrastare l’erosione genetica, mantenendo un rilevante livello di variabilità genetica intra-razza. OBBIETTIVO ALMENO 10 DOSI DI SEME CONGELATO PER OGNUNO DEI 3 STALLONI SELEZIONATI.  


9. ELABORAZIONE INFORMAZIONI RACCOLTE. Come anticipato, proseguendo l’elaborazione dei dati raccolti nelle caratterizzazioni fenotipiche e genetiche su cui si è già concentrata l’attenzione nel Progetto 2017-2019, sarà possibile produrre indici ed indicatori aggregati applicabili alle scelte selettive ed alla realtà allevatoriale quotidiana, nello specifico:
  • approfondimento su attendibilità dell’indice anamorfosi e dell’indice dattilo-toracico con verifica eventuale aggregazione e correlazione con gli Indici genetici già in uso nel LG da anni, con pubblicazione a fine triennio di un indicatore aggregato;
  • utilizzo di tale indicatore aggregato nel calcolo di accoppiamenti programmati finalizzati al mantenimento della variabilità genetica della razza, implementando quanto già a disposizione degli allevatori on-line sul sito web ufficiale cavallobardigiano.it nella sezione Progetto Equinbio (calcolo consanguineità e simulazione accoppiamenti con Optimal Contribution Selection);
  • studio preventivo con verifica attendibilità di un indice legato alle andature - capacità motorie ed attitudinali.


10. AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO – INFORMAZIONE, DISSEMINAZIONE. Le azioni di accompagnamento si svilupperanno in diverse forme:
  • utilizzo diffuso dei canali informativi a disposizione quali sito web ufficiale cavallobardigiano.it con apposita sezione Progetto Equinbio.2, mailing-list del LLGG e pagina Facebook Bardigiano Official;
  • produzioni di depliant divulgativi e striscione TNT per la promozione e l’informazione del progetto e delle attività previste nel suo ambito;
  • pubblicazione di report tecnico-tematici a cadenza periodica relativi alle fasi di avanzamento del progetto per la diffusione dei risultati tecnico-scientifici raggiunti, legati anche alla valenza culturale che questo progetto può avere per il cavallo Bardigiano e per i suoi allevatori;
  • riscontro dei risultati raggiunti attraverso la presentazione e la pubblicazione di relazioni tecnico-scientifiche per fornire le indicazioni tecniche per l’applicazione degli indici elaborati;  
  • presentazione di soggetti e dei risultati conseguiti, illustrazione delle metodiche di caratterizzazione fenotipica e genetica, diffusione ed informazione sul Progetto in apposite vetrine allestite in 3 manifestazioni ogni anno: Mostra Nazionale di Razza, Fieracavalli Verona ed una terza manifestazione zootecnica di settore a carattere nazionale nella Comunità Europea a cui partecipare per garantire l’informazione delle finalità del progetto e la diffusione dei risultati raggiunti. Le mostre zootecniche hanno grande rilevanza nel mondo allevatoriale e attirano anche pubblico più generico che potrà così venire, a conoscenza dell’impegno finanziario FEASR per la tutela della Biodiversità animale.


Progetto Europeo EQUINBIO 2017-2019

PIANO DI SVILUPPO RURALE NAZIONALE PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA NELLA RAZZA BARDIGIANA

È arrivato a conclusione l’iter di valutazione del Progetto Equinbio, presentato nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale Nazionale, sottomisura 10.2. Si tratta di un progetto incentrato sulle direttive poste dalla Comunità Europea per la salvaguardia della biodiversità, che le associazioni allevatori detentrici di libri genealogici delle razze equine italiane (Bardigiano, Haflinger, Maremmano, Murgese, Norico, TPR, oltre a tutte le altre razze equine ed asinine dotate di un registro anagrafico riconosciuto in Italia) hanno presentato ad aprile 2017: un iter di valutazione lungo e minuzioso che comunque ha decretato l’approvazione del programma.
Le iniziative, seppur in larga parte legate alla ricerca ed all’analisi statistico-scientifica dei dati che verranno raccolti, produrranno risultati che non saranno disgiunti dalla parte pratica di assistenza tecnica agli allevatori, che rimangono comunque e sempre alla base di tutte queste attività. Le elaborazioni che verranno effettuate su tutti questi dati raccolti, saranno infatti declinate in strumenti pratici per gli allevatori, che potranno facilitare e migliorare la gestione quotidiana della loro attività allevatoriale.
La durata del progetto approvato consentirà di coprire gran parte delle attività svolte dal Libro Genealogico, fino a tutto il 2019 compreso, ed è una prima trache di un ulteriore secondo progetto che coprirà il periodo 2020-2022 compreso. Sotto l’aspetto più prettamente tecnico, Equinbio è un progetto molto articolato di attività volte allo studio, alla tutela ed alla diffusione della razza.
Le azioni preventivate, che successivamente vedremo in dettaglio, sono:
  • studio e rilevamento sperimentale di nuovi parametri morfologici su soggetti dai 30 mesi di età;
  • diffuse analisi genetiche e inizio di analisi genomiche per il rilevamento della parentela e per studiare, con dati mai avuti prima, le linee di sangue delle famiglie presenti in razza, anche per il contenimento della consanguineità;
  • stima di nuovi indici genetici, sia morfologici che di parentela, da utilizzarsi insieme a quelli già in uso attualmente (globale ed altezza al garrese) per la redazione di piani di accoppiamento.;
  • funzione on line sul sito www.cavallobardigiano.it di libero accesso ed uso, che consentente ad ogni allevatore di richiedere quale stallone per la propria fattrice garantisce il miglior incremento di qualità genetica, mantenendo al contempo il tasso di consanguineità sotto i livelli di guardia;
  • periodica valutazione della consanguineità (per soggetto, famiglia, generazione), dell’imbreeding e della diversità genetica della razza, anche grazie alla possibilità di valutare soggetti in stazione i prova ad ambiente controllato; in tali stazioni, i soggetti di pari età e sesso, verranno gestiti quotidianamente tutti nello stesso modo, andando a rilevare i vari comportamenti ed i risultati da stress da lavoro in addestramento;
  • rilevamento predisposizione genetica a malattie ortopediche dell’apparato schelettrico, attraverso lo studio radiografico delle articolazioni nelle maggiori linee di sangue della razza, soprattutto per rilevare osteocondrosi;
  • mantenimento ed implementazione della banca seme congelato della razza, stoccando dosi di stalloni scelti per particolare qualità genetica, basso tasso di parentela con la popolazione, alti indici genetici e mantello preferibilmente baio; il seme sarà conservato per un utilizzo anche a medio-lungo termine sulle future generazioni di razza;
  • promozione del progetto e dei risultati raggiunti, più in generale diffusione della razza attraverso pubblicazioni tecniche, web e social network, vetrine alla Mostra Nazionale di Bardi e a Fieracavalli Verona, principali manifestazioni a cui il Libro Genealogico partecipa.
Buona parte di queste azioni sono già state iniziate nel 2017 nonostante il progetto non fosse ancora stato approvato ufficialmente: il riconoscimento da parte delle istituzioni della validità delle attività proposte dà una forte spinta alle attività che il Libro Genealogico attuerà nei prossimi anni. Va infatti rimarcato che diverse azioni prevedono una raccolta dati preliminare su larga scala e la loro elaborazione, sia scientifica che statistica, per produrre indici od indicatori, che vanno poi verificati e testati prima di poterli inserire come strumenti per la selezione a disposizione di tutti gli allevatori. In questo senso, solo la durata del progetto nei suoi due step fino al 2023 garantisce un sufficiente lasso di tempo perché i risultati ottenuti siano correttamente utilizzabili.
Questa breve sintesi fa capire la complessa articolazione del progetto, sviluppato insieme al fondamentale supporto scientifico del Dipartimento di Zootecnia dell’Università di Medicina Veterinaria di Parma, oltre che con la collaborazione di professionisti che hanno potuto garantire nei servizi prestati, attraverso convenzioni ufficiali, i livelli qualitativi previsti dal bando.
Il progetto Equinbio sarà quindi l’asse portante del lavoro del Libro Genealogico in futuro e almeno fino al 2023, spaziando come abbiamo visto tra aspetti tecnico-scientifici, di cui alcuni molto innovativi anche se da definire nella loro portata, a rilevamenti morfologici in campo con nuove informazioni su cui lavorare, fino alla divulgazione e diffusione di conoscenza sulla razza e sul progetto stesso.
Ora la vera sfida è di trarre il meglio dal progetto Equinbio a favore degli allevatori: nuovi servizi tecnici, possibilità di conoscere in modo più approfondito la razza preservandola da consanguineità eccessiva ed erosione genetica, diffondere ulteriormente la razza promuovendo il lavoro di miglioramento genetico e la tutela del Bardigiano che gli allevatori realizzano ogni giorno con i loro cavalli.


Di seguito si riporta la descrizione del progetto suddivisa per azioni indicate all’articolo 3 dell’avviso pubblico, con le specifiche attività proposte ed approvate per il trienno 2017-2019:

AZIONE 1 - Caratterizzazione fenotipica: misurazione quanti/qualitativa, attraverso apposita scheda di rilevamento dati fenotipici di:
  • descrittori primari delle razze (tipo, attitudine, mantello tipo e colore, orecchie, criniera e coda, corona e appiombi, profilo fronte-nasale)
  • ulteriori misurazioni biolineari, (proposta la lunghezza del tronco)
  • rilevamento BCS
in sinergia con l’Azione 6, è previsto lo studio della correlazione tra ambiente di allevamento, BCS e risultati morfo-funzionali, rilevati con apposite misurazioni anche sui soggetti posti in prove in stazione ad ambiente controllato (Azione 5).
Le informazioni raccolte nel progetto saranno correlate con quelle già in possesso del LG, al fine di migliorare l’attendibilità e la disponibilità di dati, a vantaggio delle elaborazioni statistiche.  

AZIONE 2 – Caratterizzazione genetica: prevede
  • prelievo di campioni biologici (bulbi piliferi) necessari per lo studio di correlazioni tra i dati genetici ed i caratteri morfologici degli animali;
  • registrazione dei dati riproduttivi e loro utilizzo per fattrici e stalloni per la determinazione dell'efficacia riproduttiva dei nuovi riproduttori approvati (n° coperture medie necessarie, andamento ed interruzioni di gravidanze, eliminazione stalloni e fattrici non idonei alla riproduzione)
  • analisi genomiche con metodica GGP 74/snp70.
dati fenotipici raccolti all’Azione 1, saranno incrociati con i dati derivanti da questa caratterizzazione, per determinare se esistono correlazioni tra la qualità genetica dei capi censiti rispetto alla loro capacità di adattamento ambientale/attitudine produttiva. I risultati delle analisi genomiche saranno poi utilizzati per l’individuazione della parentela genomica, valutando la possibilità di caratterizzare geneticamente le linee e le famiglie; i risultati saranno utilizzati, per la redazione di piani di accoppiamento finalizzati all’aumento della variabilità genetica nella razza.

AZIONE 3 – Verifica congruenza dati ed informazioni:
  • Capillare testaggio del DNA, tramite i prelievi di sopra descritti, analisi e conservazione in archivio di materiale biologico, accertamento della parentela e delle linee di sangue
  • verifica interna programmata a cura del personale addetto al progetto e verifica avanzata da parte del supporto scientifico dei dati raccolti e della congruità, al fine della loro elaborazione;
  • verifica capacità e omogeneità di rilevamento dati da parte dei collaboratori esterni Esperti di Razza e periodica standardizzazione con incontri tecnici.  

AZIONE 4 – Stima indici genetici, piani accoppiamento e gestione attività riproduttiva:
  • saranno stimati indicatori aggregati e indici genetici per la salvaguardia della biodiversità della razza, e saranno frutto delle possibili correlazioni tra gli aspetti genetici e quelli fenotipici raccolti; nello specifico, saranno stimati indici zoometrici, con aggregazione di più valori rilevati espressi in un unico valore (anamorfosi e dattilo toracico) e indici allometrici; inoltre, si potranno elaborare indicatori aggregati di adattamento ambientale per stabilire quali soggetti avranno capacità adattative alla diverse condizioni prevalenti di allevamento della razza;  
  • come obbiettivo finale, saranno predisposti piani di accoppiamento sulla base di questi indici, a garanzia del mantenimento della variabilità genetica e di bassi tassi di consanguineità, al contempo proponendo un miglioramento genetico della progenie.

AZIONE 5 – Valutazione consanguineità, calcolo inbreeding e valutazione della diversità genetica: il tasso di consanguineità, se mantenuto sotto i livelli di guardia, è un fondamentale tassello per la tutela della biodiversità della razza; oltre che calcolare il tasso di consanguineità per ogni soggetto si calcolerà il tasso di consanguineità per generazione, verificando la possibile correlazione tra il valore di consanguineità e l’area di allevamento.  
Sarà messo a diposizione un servizio free on-line per la simulazione delle fecondazioni dei soggetti iscritti, attestante il tasso di consanguineità dell’eventuale figlio nato; il software sarà installato sul sito web del cavallo Bardigiano www.cavallobardigiano.it 
Considerando poi che la raccolta dati in campagna ha una buona attendibilità statistica, ma che tuttavia è fortemente soggetta ad andamenti altalenanti influenzati dalle condizioni ambientali, climatiche e storiche, al fine di limitare la variabilità di queste condizioni ambientali e perché i dati raccolti diano risultati con maggior garanzia di accuratezza, è necessario prevedere prove di allevamento in condizioni ambientali controllate.  
Verrà posto un campione della popolazione a pari e analoghe condizioni fisiche, di età e di sviluppo in un unico ambiente che preveda delle condizioni di gestione, alimentazione, allevamento e lavoro analoghe per tutti i soggetti sottoposti alla prova. Su questi soggetti saranno effettuate una serie di analisi ed una raccolta dati per verifica di stress al lavoro con relativa correlazione con le ascendenze genetiche in modo da delineare eventuali linee di sangue più adatte al lavoro di tipo attitudinale: in considerazione dell’ambiente controllato in cui tale campione è posto, tali verifiche potranno esprimere in modo più netto e rilevante la variabilità esclusivamente genetica tra i diversi individui testati.
È previsto il testaggio di 7 soggetti il primo anno e di 10 soggetti all’anno nel secondo e nel terzo.

AZIONE 6 – Valutazione della diversita’ genetica: ad oggi, la valutazione della diversità genetica della razza Bardigiana non è mai stata approfondita, seppur il lavoro di monitoraggio del trend della consanguineità nella popolazione venga svolto da anni.
Si prevede di effettuare uno studio iniziale per valutare l’attuale stato dell’arte e poi, successivamente con le caratterizzazioni e le analisi previste, altri studi specifici sulle singole generazioni e in base alle diverse zone geografiche di allevamento.
I dati rilevati, anche con l’analisi genomica, potranno fornire strumenti per delineare le migliori scelte selettive e riproduttive, abbinando il miglioramento genetico al mantenimento della variabilità genetica.

AZIONE 7 –Individuazione caratteri di resistenza genetica alle principali malattie d’interesse zootecnico: alcune malattie di interesse zootecnico si riscontrano molto frequentemente nei cavalli e sono responsabili di perdite economiche oltre che di minor produttività negli animali colpiti.
In merito alle malattie ortopediche dello sviluppo (MOS) occorre darne evidenza attraverso gli esami radiografici che verranno concentrati sulle seguenti articolazioni: metacarpo-metatarso-falangee, carpiche, tibio-astragaliche-intertarsiche-tarsometatarsiche, femorotibiorotulee.  
Tali indagini radiografiche verranno eseguite sui puledri e giovani soggetti nelle diverse fasi dello sviluppo a 18/24 mesi e sui soggetti, maschi e femmine, approvati come riproduttori a 30 mesi di età.
Anche in funzione delle attuali finalità della selezione della razza, per la produzione di soggetti idonei al servizio a sella e tiro leggero da diporto e sportivo a livello ludico-agonistico, l’attenta conoscenza della presenza/predisposizione/assenza di determinate malattie dello sviluppo nella razza, in particolare quella dell’Osteocondrosi, permetterà la corretta pianificazioni degli accoppiamenti e consentirà la conservazione e la diffusione di quelle linee genetiche maggiormente resistenti, che possano far perdurare nel tempo l’interesse e la conservazione del patrimonio genetico del cavallo Bardigiano.

AZIONE 8 – Raccolta di materiale biologico e germoplasma: sentita è la necessita di una banca di seme, quale riserva genetica che contribuisca al mantenimento ed all’incremento della biodiversità, funzionante su tutto il territorio nazionale ed in grado di offrire materiale seminale agli allevatori della razza.
Questa riserva di seme potrebbe in futuro esser oggetto di specifici progetti di fecondazioni programmate, finalizzati a contrastare l’erosione genetica mantenendo un buon livello di variabilità genetica intra-razza.  
Prevista la collaborazione con centri autorizzati per il prelievo, la spedizione e la conservazione di seme dei riproduttori di maggior interesse zootecnico e di riproduttori di linee di sangue a basso tasso di consanguineità, in ottica di medio lungo periodo conservando questo materiale anche per un utilizzo dopo diverse generazioni.

AZIONE 9 – Elaborazione e gestione informazioni raccolte: come anticipato, procedendo all’elaborazione dei dati raccolti nelle caratterizzazioni fenotipiche e genetiche sarà possibile produrre indici ed indicatori aggregati applicabili alle scelte selettive ed alla realtà allevatoriale quotidiana, nello specifico:
  • Indici zoo metrici e indicatori aggregati
  • Verifica della possibilità di produrre un indicatore di predisposizione al raggiungimento delle esigenze attitudinali per la razza, intesa come attitudine all’impiego equestre attraverso uno studio della predisposizione all’addestramento in stazione ad ambiente controllato.

AZIONE 10 – Azioni di accompagnamento, disseminazione e informazione, report tecnici: la diffusione delle informazioni e dei risultato avverrà attraverso:
  • informazioni via web e social network, depliant divulgativi per la diffusione delle attività di questo progetto; pubblicazione di report tecnico-tematici a cadenza periodica relativi alle varie fasi del progetto (iniziale, di avanzamento lavori e conclusivi per la diffusione dei risultati tecnico-scientifici raggiunti) legati anche alla valenza culturale che questo progetto può avere per il cavallo Bardigiano e per i suoi allevatori;  
  • incontri tecnici di presentazione dei risultati raggiunti attraverso relazioni tecnico-scientifiche, per fornire le indicazioni tecniche per l’applicazione degli indicatori ed indici elaborati, ma anche meeting di presentazione della razza ad allevatori e pubblico generico sia in forma teorica che pratica, con la presentazione di soggetti ed illustrazione delle metodiche di caratterizzazione fenotipica e genetica;
  • la Mostra Nazionale di Razza e la partecipazione a Fieracavalli Verona, da organizzare o in cui partecipare per garantire la diffusione dei dati ottenuti e per il riscontro dei caratteri fenotipici e genetici rilevati, anche in correlazione con le attitudini della razza e le espressioni di stress da lavoro riscontrate nelle attività del presente progetto.